di MARCO CAUSI

Giovanni Caudo è il nuovo assessore all’urbanistica nella Giunta del Comune di Roma capitale formata da Ignazio Marino. Giovanni è uno dei soci fondatori di obiettivocomune, e quindi non possiamo non esprimere soddisfazione, anzi diciamola tutta, vera e propria gioia, per l’importante e impegnativo incarico pubblico a cui è stato chiamato.
Nelle pagine del sito di obiettivocomune si trovano molti contributi di Giovanni, presentati in occasione delle iniziative pubbliche che l’associazione ha organizzato durante gli anni difficili della Roma alemanniana, per fornire un contributo di ricostruzione programmatica al centrosinistra. L’ultimo, in data febbraio 2013, si occupa dell’Agenda urbana nazionale: un progetto di ridefinizione di un asse nazionale per le politiche urbane, legato da un lato all’utilizzo dei fondi strutturali europei e dall’altro all’istituzione di un nuovo comitato interministeriale per le politiche urbane (CIPU). Un’iniziativa su cui hanno lavorato, sul versante governativo, Fabrizio Barca, su quello parlamentare l’autore di questa nota, e Giovanni sul versante professionale e scientifico. Per chi lo desidera, tanti altri contributi di Giovanni Caudo sono facilmente reperibili nella letteratura scientifica in materia urbanistica.
Il compito di Caudo non sarà facile. Non si tratta solo del fatto che l’urbanistica è il vero cuore del governo urbano, soprattutto a Roma. Si tratta del fatto che bisogna costruire un’urbanistica coerente con il nuovo scenario economico. Uno scenario in cui gli investitori devono abbandonare obiettivi di incrementi significativi del valore patrimoniale delle loro attività, obiettivi quindi di tipo speculativo, e abituarsi invece a lavorare su progetti a redditività normale e possibilmente certa nel tempo.
Sono sicuro che Caudo saprà gestire questo difficile passaggio di fase, perché la sua esperienza professionale e scientifica è legata proprio all’urbanistica a redditività “normale”, di cui ha studiato numerosi esempi europei. E perché già da molti anni Caudo lavora su questi temi sul terreno concreto della città di Roma. Ad esempio, sull’uso delle aree interstiziali dei PEEP romani per le iniziative di social housing: un tema su cui, sette anni fa, lavorò con chi scrive questa nota. L’assessore al bilancio di Roma, infatti, è (o, almeno, dovrebbe essere…) un naturale alleato degli urbanisti che lavorano sull’utilizzo delle aree pubbliche.
Negli anni settanta del passato secolo, il papà di Giovanni era vicesindaco e assessore all’urbanistica nella prima giunta di sinistra di Fiumefreddo, in provincia di Catania. Erano gli anni in cui era entrata in vigore la legge Bucalossi, in base alla quale bisogna pagare un contributo per i permessi di costruzione. Tutti erano inferociti, compresi i compagni: abbiamo acquistato il terreno, perché dobbiamo spendere altri soldi per il permesso a costruire?  Il papà di Giovanni andava nelle assemblee e nelle riunioni di sezione per spiegare che il contributo di costruzione era cosa buona e giusta, perché permetteva al Comune di avere le risorse per curare i beni comuni che danno qualità e vivibilità al costruito, dall’acquedotto alla depurazione, dall’illuminazione pubblica alle strade. A quelle riunioni portava con sé un ragazzo. Che ha scelto, qualche anno dopo, di studiare urbanistica.
Il papà di Giovanni sarà a Roma lunedì primo luglio, in sala Giulio Cesare, ad assistere all’insediamento del nuovo Consiglio comunale e della giunta. Un abbraccio forte e cordiale al papà di Giovanni da parte di tutti noi di obiettivocomune.
E un grande IN BOCCA AL LUPO per il nuovo assessore all’urbanistica di Roma.

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