Roma, La Città del Gusto, Via Enrico Fermi 161
Lunedì 6 giugno 2011, ore 17.00
Può permettersi l’Italia di andare avanti senza una buona regolazione di servizi pubblici essenziali come quelli idrici e ambientali? E possiamo permetterci di discutere soltanto di liberalizzazioni e privatizzazioni, trascurando gli aspetti di assetto industriale e tecnologico […]
Leggi tutto [...] →di SALVATORE BIONDO
I grandi agglomerati urbani sono certamente il luogo della crescita e delle opportunità, ma è innegabile che essi ci mostrano pure un groviglio di contraddizioni, di situazioni estreme che fanno diventare le città i luoghi della disperazione, delle grandi disuguaglianze, dell’abbandono, dell’emarginazione, delle violenze, dei conflitti sociali.
di MARCO CAUSI
In questa nota vengono illustrati i principali dati sulla gestione del ciclo dei rifiuti a Roma negli ultimi tre anni. Dall’analisi emerge: (a) il sottoutilizzo degli impianti esistenti per il trattamento e lo smaltimento; (b) un notevole e non giustificato incremento dei costi; (c) un rilevante problema di finanziamento di tali costi, nascosto finora dall’assorbimento dell’Iva nella Tariffa Rifiuti, ma che dovrà essere risolto durante il 2011. Vengono avanzate alcune proposte per evitare le numerose incombenti emergenze.
Pensare che responsabilità comporti capacità efficace di rispondere agli eventi e, talvolta, anche efficiente, è teoria? Forse. Ma è legittimo pretendere che l’assunzione di qualsiasi posizione in una struttura organizzativa, a qualsiasi livello di potere, comporti il dovere di tenere determinati comportamenti e/o conseguire determinati risultati. Se così non fosse non vi sarebbero responsabilità, comportamenti […]
Leggi tutto [...] →Se emergenza è una situazione inattesa che si manifesta al di là di ragionevoli previsioni e che giustifica deroghe alle regole e ai controlli, allora emergenza è una non prevedibile condizione, un’eccezione che conferma le regole, uno status straordinario, un’opportunità e non una sconfitta.
Perché allora si ha la sensazione che le emergenze siano […]
di GIOVANNI CAUDO
Le città sono una risorsa importante per la crescita sociale ed economica del nostro paese, eppure non sono più da tempo oggetto di attenzione da parte della politica. La vita materiale di molti cittadini dipende però dalle città, dalla loro efficienza e dalla loro capacità di costruire senso di sicurezza sociale e di progresso. Non è così in molti altri paesi europei. All’inizio del secolo scorso, un urbanista, disse che i compiti perenni dell’uomo sono “coltivare la terra e costruire la città”. La città è costruzione antropica complessa, con essa l’uomo è diventato altro, ha imparato alcune cose e ha perso delle competenze antiche. L’uomo urbano è più sano ma è anche più fragile.
di ANDREA FERRI
Il contenuto effettivo del decreto sulle entrate comunali, passato con il nome di federalismo municipale, è composito e non considerare distintamente gli interventi che comprende sarebbe fuorviante per una comprensione dello scenario che di qui a poco determinerà. In sintesi i tre interventi riguardano: – una riforma del prelievo sugli immobili, – un riassetto delle fonti di entrata dei comuni, – il ridimensionamento delle entrate dei comuni.
IL MANIFESTO DI “obiettivocomune”
Abbiamo un obiettivocomune: riprenderci la politica. Abbiamo un obiettivocomune: rimettere al centro dell’impegno politico le competenze, lo studio attento delle questioni, la valorizzazione del pensiero e delle esperienze. Abbiamo un obiettivocomune: restituire passione alla politica. Abbiamo l’obiettivo di ritrovare uno spazio comune. La città, che è il luogo di lavoro, produzione, consumo, ineguaglianze, disagio, inefficienze. La città, che può essere luogo di sviluppo, integrazione, aggregazione. Abbiamo l’obiettivo puntato sui Comuni, sulla vita delle istituzioni cittadine, sui centri di potere. Il monitoraggio attento delle decisioni pubbliche e delle pratiche di governo locale sarà il nostro strumento per immaginare e definire una nuova politica nazionale e generale.